L’editoria digitale scolastica ha trasformato radicalmente il modo in cui studenti, studentesse e insegnanti accedono e utilizzano i materiali didattici. In questo articolo esploriamo quindi l’origine, l’evoluzione e le caratteristiche di un settore in crescita.
Quando è arrivato il digitale a scuola?
Il digitale è entrato gradualmente nelle scuole a partire dagli anni ’90, con l’introduzione dei primi computer e l’accesso a internet. E’ stata però la diffusione delle tecnologie mobili e delle piattaforme online ad accelerare significativamente questa transizione. Anche la pandemia da COVID-19 ha giocato un ruolo cruciale, rendendo gli strumenti digitali indispensabili per la didattica a distanza.
Cos’è la didattica digitale?
Da quando schermi e software sono diventati parte integrante del contesto scolastico, è nata anche la didattica digitale: un approccio innovativo che sfrutta le tecnologie digitali per rendere l’apprendimento più coinvolgente, personalizzato e collaborativo. Inoltre, come dice Annamaria Bove, alias la profgiornalista nell’intervista “Origine ed evoluzione della didattica digitale”.
É una didattica che necessita di metodologia, nel senso che per lavorare con il digitale – che vuol dire utilizzare strumenti – se non c’è alla base una progettazione (organizzazione), non si va da nessuna parte. É necessaria una base metodologica per la costruzione dell’attività da svolgere sia come formatore che come docente in classe.
Assieme a lei, Luca Montanari, consulente di contenuti digitali per apparati didattici e formatore certificato Google for Education, ci ha spiegato che oltre alla famosa piattaforma Google for Education, ci sono molti nuovi strumenti per esempio:
- Per fare digital storytelling in storia e geografia si utilizza Google Earth, strumento che è stato molto ampliato in ambito education.
- Arts&Culture, un vasto archivio digitale in cui ci sono tante risorse disponibili: immagini a 360 gradi, tour virtuali che riguardano arte e cultura, ma anche materie scientifiche in chiave digitale.
- L’immersività poi è la nuova frontiera per andare virtualmente in un certo luogo, poter vedere un certo oggetto a 360 gradi come se comparisse all’interno della classe, potenzia interattività e curiosità.
Cosa sono le TIC nella didattica?
Le Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (TIC) includono tutti gli strumenti tecnologici utilizzati nel contesto educativo, come computer, tablet, software educativi e piattaforme online. Le TIC favoriscono la creazione di ambienti di apprendimento innovativi e lo sviluppo delle competenze digitali degli studenti. Ovviamente, non mancano i dubbi e le problematiche legate a un utilizzo consapevole di questi strumenti, a volte semplici come un tablet, altre complessi come un visore 3D. Come sostiene Alfonso d’Ambrosio, dirigente scolastico ed esperto di robotica educativa:
Negli ultimi anni, tra fondi come i PON e il PNRR, molte scuole si sono trovate a dover sviluppare progetti in tempi strettissimi, affidandosi talvolta a fornitori esterni. Questo ha portato a un eccesso di tecnologie inutili. Prendiamo l’esempio delle aule immersive: spendere 20-30 mila euro per simulare il mare o un bosco, quando possiamo portarci i bambini realmente, è una scelta che trovo discutibile. La vera innovazione tecnologica deve essere sostenuta dalla manualità, dalla creatività e dall’esplorazione reale.
L’obiettivo quindi è aggiornare gli strumenti in modo consapevole per creare un equilibrio tra digitale e analogico, promuovendo un benessere globale per studenti e studentesse.
Quando nasce l’editoria scolastica digitale?
Assieme a tutti questi cambiamenti, è nata l’editoria scolastica digitale che muove i primi passi negli anni 2000 con le prime sperimentazioni. L’arrivo di e-reader e tablet hanno dato un impulso decisivo al settore. In Italia, il Ministero dell’Istruzione ha promosso iniziative per incentivare l’uso dei libri di testo digitali nelle scuole, segnando una svolta significativa per il settore educativo.
Come sono strutturati i libri scolastici digitali?
La prima cosa da chiarire è la differenza sostanziale tra libro digitale che è la versione digitalizzata di un libro cartaceo, con una struttura lineare e una navigazione sequenziale e i contenuti nativi e immersivi che sono progettati esclusivamente per l’ambiente digitale. Questo tipo di contenuti sfrutta tecnologie come la realtà virtuale e aumentata per offrire esperienze coinvolgenti, consentendo agli studenti di interagire con ambienti simulati e oggetti virtuali. Quindi, quando si parla di risorse di editoria digitale scolastica troviamo:
- E-book: versioni digitali dei libri cartacei, arricchite con testi, immagini e video interattivi.
- Piattaforme online: moduli didattici con attività interattive, quiz, video e forum di discussione.
- Applicazioni: app specifiche per l’apprendimento di singole discipline, spesso integrate con giochi educativi e strumenti di valutazione.
Funzioni principali delle piattaforme digitali per la scuola:
- Esercizi interattivi: attività per consolidare i concetti appresi.
- Video lezioni: spiegazioni dettagliate di concetti complessi.
- Audiolibri/contributi video: testi letti da attori e attrici professionisti.
- Glossari interattivi: definizioni dei termini chiave.
- Mappe concettuali: strumenti visivi per organizzare i concetti principali.
- Forum di discussione: spazi per il confronto tra studenti e insegnanti.
Le principali piattaforme digitali delle case editrici italiane di editoria scolastica
Sono diverse le case editrici scolastiche italiane che offrono piattaforme digitali con una vasta gamma di servizi:
- Giunti Scuola: con la piattaforma DBookEasy offre il libro digitale e contenuti interattivi e strumenti per gli insegnanti.
- Laterza: specializzata in e-book e risorse per le materie umanistiche consultabili in digitale con diBooK in formato liquido accessibile ePub e Pdf o nel nuovo formato pagina LibroPlus con versione accessibile.
- Mondadori Education che con la piattaforma HUB Scuola offre soluzioni innovative e integrate per l’apprendimento attivo.
- Sanoma: oltre ai libri digitali, ha diverse app integrate per personalizzare l’apprendimento e organizzare l’insegnamento come Myapp
- Zanichelli: propone risorse digitali per tutte le materie e i livelli scolastici con laZ, il suo nuovo ambiente digitale.
L’editoria digitale scolastica per Studio Ampa
Occuparsi di editoria digitale scolastica vuol dire continuare a credere nel valore dei testi scolastici cartacei. Il libro cartaceo è uno strumento fondamentale che viene arricchito dalla presenza di risorse digitali. Dal 2021, inoltre, Ampa crea risorse digitali per la didattica ideali per case editrici, autori e autrici che vogliono dare un valore aggiunto ai loro testi scolastici. Veniamo dal mondo artigianale e cartaceo, ma il nostro studio è cresciuto col digitale e con la convinzione che l’editoria digitale scolastica, non solo aumenti le possibilità didattiche, ma renda anche l’apprendimento più dinamico, inclusivo e personalizzato.