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Infografica: cosa è, come si è evoluta e perché è fondamentale a scuola

Dalla definizione di infografica alla sua evoluzione nella storia, fino alla distinzione tra il suo utilizzo nel mondo dell’informazione e in quello scolastico.

Articolo scritto in collaborazione con Roberto Trinchieri, che ringraziamo.

Oggi l’infografica è il contenuto informativo per eccellenza dell’informazione elaborata in digitale. Una infografica condivide, infatti, dati quantitativi associandoli ad immagini. L’infografica è quindi una forma di comunicazione visiva che unisce grafica e informazione per trasmettere facilmente informazioni grazie alla possibilità di associare un dato numerico a una particolare iconografia.

Le infografiche si utilizzano soprattutto nel mondo dell’informazione e del giornalismo: le notizie vengono trasformate in infografica per avere una visione immediata delle informazioni. Ogni infografica, infatti, viene costruita in maniera equivalente alla scrittura di un articolo: apertura, pezzo centrale e chiusura. 

Ma è nei testi scolastici che l’infografica esprime maggiormente il suo compito didattico e formativo. L’infografica, infatti, è sempre presente nei testi scolastici come supporto allo studio, ideale per catturare l’attenzione e facilitare comprensione e apprendimento di nozioni.

Nella scuola, quindi, la creazione di una infografica è più complessa rispetto a quella delle infografiche informative destinate ad un pubblico adulto perché, nel primo caso, prevale l’aspetto didattico e formativo.

Infografica prima e dopo 

Di seguito presentiamo alcune infografiche che abbiamo realizzato insieme a Roberto Trinchieri per gli Atlanti 1-2-3 delle grandi trasformazioni, di Lepre, Petraccone Cavalli, Testa e Trabaccone di Zanichelli. 

Con questo esempio pratico, vi vogliamo mostrare il processo di realizzazione di un’infografica. Le immagini, quindi, evidenziano la trasformazione del materiale autoriale, già editato e affiancato da una ricerca iconografica mirata, in una infografica definitiva grazie al lavoro di uno/a o più professionisti che creano il prodotto finale in accordo con il responsabile grafico che ha curato tutta l’immagine dell’opera.

Con questo processo, un “semplice” file word si trasforma in un’opera più coinvolgente dal punto di vista visuale e più efficace da quello informativo.

Una bella differenza, è vero?

Origine ed evoluzione dell’infografica

Per realizzare una infografica si utilizzano diversi software di disegno e fotografia in 2D o 3D, ideali per creare ed elaborare immagini statiche o animate, a seconda del supporto al quale è destinato il prodotto finale.

Ma cosa succedeva prima che la tecnologia facilitasse tutto? Vi proponiamo un viaggio nel tempo per rispondere a questa domanda: come è nata l’infografica e come si è evoluta nella storia?

L’infografica nella preistoria

I primi esempi di infografica nascono già nell’era preistorica con le prime mappe crete dai nostri antenati. La cartografia, infatti, anticipa di parecchi millenni la scrittura. Non a caso, le mappe di Çatal Hüyük sono datate all’incirca 7500 a.C.

L’infografica nell’età moderna… 

  • Nel 1626, il gesuita Christoph Scheiner pubblica Rosa Ursina, in cui usa una grande varietà di elementi grafici per rivelare la sua ricerca astronomica sul Sole. In quella pubblicazione, Scheiner usa una serie di immagini per spiegare la rotazione del Sole.
  • Nel 1786, William Playfair pubblica i primi grafici di dati nel suo libro “L’Atlante commerciale e politico”. Il libro contiene molti grafici statistici che rappresentano l’economia del diciottesimo secolo, usando istogrammi e diagrammi.
  • Nel 1801, Playfair crea i primi diagrammi ad area nel suo breviario di statistica.

…e in quella contemporanea

  • Nel 1861, Charles Minard rappresenta la disastrosa marcia su Mosca di Napoleone mediante un grafico riuscendo a rappresentare, in una singola immagine bidimensionale, le quattro diverse variabili che hanno contribuito al fallimento della marcia.
  • Nel 1878, James Joseph Sylvester introduce il termine “grafico” e ne pubblica una serie per rappresentare la relazione fra legami chimici e proprietà matematiche.
  • Nel 1936, Otto Neurath introdusse un sistema di pittogrammi progettati come linguaggio visivo internazionale. I pittogrammi sono segni grafici che rappresentano parole e concetti, antenati delle icone oggi largamente utilizzate in ogni forma di comunicazione pubblica.
  • Nel 1972, Otl Aicher, durante le Olimpiadi di Monaco di Baviera, fece una serie di pittogrammi stilizzati che rappresentavano la figura umana e che furono utilizzati in tutta la segnaletica pubblica.

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